Obbligo del green pass, obbligo del vaccino anti-Covid

(«il comunista»; N° 169 ; Giugno / Agosto 2021)

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Il governo Draghi dal 6 agosto ha reso obbligatorio il green pass per tutta una serie di situazioni: dalle scuole (per docenti e personale scolastico, e per professori e studenti universitari), ai trasporti a lunga percorrenza (dal 1 settembre), cioè per l’attraversamento di almeno due regioni (treni alta velocità, intercity, traghetti extraregionali, ma non per autobus, metropolitane e treni regionali), ristoranti, teatri, musei, palazzetti dello sport e così via, ossia tutti i luoghi pubblici al chiuso, discoteche ecc. Per tutto il personale sanitario, sia nel pubblico che nel privato, il green pass – dunque la vaccinazione – è d’obbligo, pena la sospensione dal lavoro e dallo stipendio.

Non avevamo dubbi sul proseguimento dell’azione del governo in merito all’obbligo vaccinale. Tutte le cure della malattia provocata dal Sars-CoV2 sono state accantonate fin dall’inizio, e tutto si è puntato sui vaccini come se questi miracolosamente sconfiggessero la pandemia per virtù propria. Una pandemia che gli stessi governi borghesi hanno lasciato correre in tutto il mondo perché costituiva un’occasione d’oro sia per incrementare le misure di controllo sociale giustificate con la salute pubblica, sia per garantire affari superredditizi a tutta la filiera chimico-famaceutica, sia per abituare la popolazione, e il proletariato in particolare, a piegare la testa sotto i diktat del potere costituito. Le multe ai non vaccinati, le sospensioni dal lavoro e dal salario, l’impedimento agli spostamenti e ai viaggi per tutti coloro che non si sono piegati agli ordini governativi, la stretta poliziesca che si allarga ai civili chiamati a controllare chi ha il green pass e chi no, negli ospedali, nelle scuole, nei trasporti, nei ristoranti – ci manca solo che chiamino a farlo i capiscala nei condomini – sono tutte misure intimidatorie e repressive contro le quali è inutile richiamarsi alla libertà individuale. Solo la lotta proletaria, indipendente, di classe, si può opporre a questo clima di repressione capillare!

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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