Algeria: «Il Comunista Internazionale per la rivolta rivoluzionaria» 

(«il comunista»; N° 178 ; Giugno-Agosto 2023)

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Da qualche tempo appare una newsletter elettronica del CISR (Communiste International pour le soulevement revolutionnaire), che contiene molti riferimenti elogiativi alla nostra corrente e al nostro partito in particolare, citazioni dai nostri testi ecc. Nell’ultimo numero che abbiamo potuto leggere si afferma addirittura la volontà di «rafforzare il nucleo algerino del PCInt-Le Prolétaire». Tutto ciò non può che far credere al lettore di trovarsi in presenza di una pubblicazione del nostro partito o ad esso correlata.

Non è così: non abbiamo alcun legame con questa pubblicazione e con questo gruppo, e non abbiamo alcuna responsabilità per le loro dichiarazioni e le loro azioni. Questi militanti avanzano, a ragione, la necessità di formare il partito e si ispirano a El Oumami, l’ex organo del nostro partito per i paesi del Maghreb, e poi della sezione algerina. È opportuno ricordare quali furono le cause della rottura di questi compagni con la nostra organizzazione: un’analisi troppo ottimistica da parte loro della situazione in Algeria e di conseguenza una loro sopravvalutazione delle possibilità di sviluppo del partito in questo paese. Poiché questo sviluppo non ha soddisfatto le loro aspettative, sono giunti a ritenere che la ragione fosse l’eccessiva rigidità del nostro partito, la sua mancanza di flessibilità nelle questioni tattiche che impediva loro di sfruttare le opportunità che credevano si presentassero per espandere la loro attività. La loro scissione dal partito, nel settembre 1982, è avvenuta su questa base, pur giurando il loro pieno accordo con le posizioni politiche e programmatiche generali del nostro partito; allo stesso tempo hanno limitato il loro lavoro alla sola Algeria. Impegnati nella china scivolosa dell’attivismo, era impossibile per loro fermarsi; non ottenendo i risultati sperati dai loro riavvicinamenti tattici con i democratici o i nazionalisti, il passo successivo era inevitabile: affermarono presto che era il programma ad essere sbagliato, che Bordiga era un «estremista di sinistra» degli anni Venti del secolo scorso e che era necessario tornare al vero «leninismo». Ma questo nuovo rinnegamento non portò ad alcun successo: tutto ciò che restava loro alla fine di questa corsa precipitosa era fare hara-kiri e cercare di trovare accordi individuali con l’ordine costituito sotto il segno del difesa della... «sovranità nazionale».

Se i militanti del CISR vogliono seriamente lavorare per la costituzione del Partito Comunista, cioè a livello internazionale e non in un solo Paese, sulla base del programma della Sinistra Comunista e del nostro partito, dovrebbero riflettere molto bene su questo esempio.

 

 

Partito Comunista Internazionale

Il comunista - le prolétaire - el proletario - proletarian - programme communiste - el programa comunista - Communist Program

www.pcint.org

 

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