Fiat Auto Serbia

(«il proletario»; N° 8; Supplemento a «il comunista» N. 116 - Giugno 2010)

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Abbiamo letto e riproduciamo dal sito sottolebandieredelmarxismo.it/notizie, una notizia che riguarda la Fiat Auto Serbia dalla quale si evidenza una pratica davvero selvaggia da parte della Fiat nel trattare i propri operai. Oltre a salari bassissimi, vi è l’incertezza totale del valore del salario e della durata del lavoro. Notevole poi il punto che riguarda l’agibilità dei sindacati in fabbrica, che è del tutto negata, evidentemente per avere le mani completamente libere nel massacrare di fatica gli operai; se poi succede qualche incidente e qualche infortunio, la Fiat si garantisce così l’assenza di testimoni che potrebbero... dare fastidio.

 

Notizie (parecchio brutte) da Kragujevac

 

Care amiche, cari amici, oggi 1 febbraio 2010 la Fiat si è ufficialmente impossessata della fabbrica Zastava a Kragujevac, che d’ora in avanti dovrebbe chiamarsi Fiat Auto Serbia.

Ho appena parlato al telefono con R. V., dell’ufficio adozioni a distanza del Sindacato Samostanli (la Fiom serba, n.d. jure) e mi ha descritto una situazione drammatica.

La Fiat ha mantenuto in produzione con contratto a tempo determinato di due mesi 500 operai e con contratto di tre mesi cento impiegati; sul contratto non è indicato il valore del salario.

I giornali Novosti e Politika ipotizzano oggi che il salario medio sarà di 250 euro. Gli altri lavoratori, oltre 2000, sono fuori dalla fabbrica e per loro si è genericamente parlato di cassa integrazione, ma al momento senza alcuna precisazione. Il Sindacato non ha da oggi alcuna agibilità in fabbrica.

La situazione che si va delineando è la più drammatica vissuta da questi lavoratori dai bombardamenti della Nato sulla loro fabbrica nel 1999.

Sostenere poi (come fanno alcune trasmissioni televisive italiane ed alcuni giornalisti, vedi Santoro, n.d. juere) che in questo momento i lavoratori serbi stanno di fatto togliendo il lavoro agli operai italiani è inaccettabile.

Non è alimentando guerre fra poveri che si battono le politiche liberiste e selvagge del nostro tempo. da parte nostra cercheremo di portare a questi lavoratori tutta la nostra solidarietà materiale, come abbiamo fatto sempre in questi dieci anni.

 

1 febbraio 2010 - da: Gilberto

 

          

Partito comunista internazionale (il comunista)

www.pcint.org

 

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