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Tesi e testi della Sinistra comunista - Secondo dopoguerra -1945-1955

2. Tracciato d'impostazione (1946)

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Appendice

Pubblichiamo di seguito due paragrafi tratti dal secondo volume della Storia della Sinistra comunista 1919-1920 (Ed. il programma comunista, Milano 1972), inerenti al tema della teoria e della tattica del partito rivoluzionario della classe operaia.

Si tratta del cap. VIII, La Sinistra e il movimento comunista internazionale, i paragrafi: 6. Teoria, principi, fini, programma, tattica, e 7. Le questioni di tattica per noi e per i bolscevichi, a conferma dell'impostazione che il partito ha sempre avuto rispetto al problema della sua azione, quindi della sua tattica.

Nella battaglia che la Sinistra comunista d'Italia portò avanti anche in seno all'Internazionale Comunista, ogni questione tattica veniva ricollegata strettamente alle basi di teoria, di principio e di programma che, per i comunisti, devono essere fissate per tutto il ciclo storico in cui si svolge la lotta di classe tra proletariato e borghesia. E' Lenin stesso che l'ha insegnato, e da questa impostazione traevamo due capisaldi che, nella Storia della Sinistra sopra richiamata (pp. 420-421), sintetizzavamo così:

«1) I problemi tattici non si risolvono localmente; devono essere oggetto di soluzioni internazionali, a) perché in ognuno, piccolo o grande, essenziale o accessorio, si condensa un bilancio di forze reali e di scontri fisici che non può racchiudersi nel cerchio necessariamente ristretto di un singolo paese, b) perché la sua soluzione, una volta raggiunta, deve costituire per il partito-guida del proletariato un punto fisso. La clausola a) si deduce dalla nostra concezione materialistica della storia; la clausola b) riconduce alle basi programmatiche costitutive dell'Internazionale comunista intesa come "partito mondiale unico del proletariato" (riflesso a sua volta dell'internazionalità del movimento reale della lotta di classe) (...).

«2) Per i comunisti, la tattica da praticare nelle diverse fasi della lotta fra le classi "si deduce" dai principi; non è né un utensile neutro né un'arma indifferente: è un aspetto organicamente legato all'insieme della nostra visione del processo storico che conduce allo sbocco rivoluzionario, delle sue fasi alterne, dei fattori che agiscono nel senso della sua risoluzione; fortunata o sfortunata che sia, questa non potrà mai essere costruita con mezzi contrastanti col fine, restando aperta solo l'attenta valutazione dei rapporti di forza nello stabilire se sia giunto il momento o di attacco decisivo, o di una semplice azione indirizzata in prospettiva ad esso, come nella normale esplicazione delle attività del partito»

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