Pubblichiamo un volantino con cui i nostri compagni di Napoli sono intervenuti nella lotta dei lavoratori dell'ARPA Campania e delle loro partecipate, volto a ribadire l'orientamento di classe propagandato e sostenuto in ogni occasione, contro non solo l'azione contrastante delle forze dell'opportunismo straconosciuto dei partiti parlamentari e dei sindacati tricolore, ma anche contro l'azione di fatto sabotatrice di quelle organizzazioni che, pur basandosi anche su esperienze di lotta dura e fuori dagli schemi dei negoziati così cari ai burocrati del sindacalismo e del politicantismo tricolore, si illudono di lottare in modo diverso e più "proletario" solo perché  professano convinzioni ideologiche barricadiere. Organizzazioni che, come nel caso del cosiddetto "Sindacato dei Lavoratori in Lotta per il sindacato di classe", agiscono con metodi che, nei fatti, dividono e frammentano le forze proletarie, paralizzandole sul terreno in cui l'opportunismo domina, quello degli accordi sotto banco con le autorità, quello dell'accettare i falsi obiettivi delle aziende fantasma e del parcheggio dei lavoratori più combattivi in realtà di lavoro inesistenti, tenute in piedi al solo scopo di dividere i proletari e di spegnere sistematicamente ogni conato di lotta radicale.

 

Lottare contro la concorrenza fra proletari ed ogni manovra mistificatoria che mira a disorientare e paralizzare  i lavoratori dell’ARPA Campania!

(«il comunista»; N° 128; novembre 2012 - gennaio 2013)

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Lavoratori dell’ARPAC Multiservizi, di ASTIR, SIS e Napoli Servizi!

 

La richiesta di consultazione formale inviata da ARPAC Multiservizi, società fantasma dell’ARPA Campania, alle organizzazioni SLL, UAP, COBAS  e  SLAI COBAS,  così come richiesto dalla legge, sta per coronare un lungo iter da parte dell’assessorato locale che mira alla messa in liquidazione  anche di ASTIR, SIS e NAPOLI SERVIZI.

Il contenuto della raccomandata inviato alle organizzazioni sindacali è completamente mistificatorio e pretestuoso. In essa si evince infatti una non meglio precisata “condizione di criticità’ produttiva congiunturale e quindi di natura economica e finanziaria tale da non consentire l’adempimento delle obbligazioni retributive”, rilevando quindi “un risultato economico deficitario”. Più oltre si legge “di dar seguito all’attivazione di procedure utili alla concessione di ammortizzatori sociali”. Viene quindi illustrato uno specchietto altrettanto mistificatorio distinguendo fra i lavoratori che sarebbero attualmente utilizzati e quelli in esubero.

Noi denunciamo che le commesse e l’apertura di cantieri sono esistiti solo sulla carta. Il personale in servizio non è mai stato veramente utilizzato per attività realmente produttive atte a svolgere funzioni di manutenzioni ambientali. Magari fosse vero! Il personale attualmente in carico non basterebbe a  risanare una  città divorata dal malaffare, dalla corruzione e da delinquenti in giacca e cravatta. Lo scempio operato in Napoli e provincia ha solo alimentato attività illegali e la delinquenza. Pertanto, alla cassa integrazione va opposto l’utilizzo reale dei lavoratori attualmente in forza attraverso l’assunzione nell’ARPAC madre.

I tagli del governo Monti si aggiungono alla politica del “divide et impera” delle istituzioni locali. La frammentazione e la contrapposizione dei lavoratori sono state e saranno perni della strategia padronale e istituzionale necessaria a spezzare e prevenire un fronte di lotta  altrimenti estremamente difficile da controllare. E non va dimenticato il prezioso apporto dell’opportunismo dei sindacati e dei sindacatini cosiddetti alternativi che con il loro corporativismo, democratismo riformista e pressapochista che tutti li accomuna, deviano ed ostacolano costantemente ogni minima forma di lotta e, quindi, di crescita dei lavoratori.

La lettera raccomandata va respinta al mittente perchè è un’offesa e una presa in giro per i proletari. In “esubero”, caso mai, sono gli assessori ed i loro lacché!

Richiamiamo all’unità nella lotta, non ancora del tutto compromessa, con le altre società (ASTIR, SIS, e NAPOLI  SERVIZI ) come unico deterrente all’attacco messo in atto con forza e determinazione dall’assessorato.

Quali le rivendicazioni di lotta?

 

1) Respingere incondizionatamente la cassa integrazione!

2) Per la difesa del posto di lavoro: Assunzione di tutti i lavoratori interessati, e colpiti da questa ennesima manovra, all’ARPAC madre!

3) Immediata retribuzione delle spettanze arretrate (ticket)!

 

Queste rivendicazioni devono essere considerate come punto di partenza di un'unica piattaforma di lotta programmatica unitariamente ai lavoratori delle altre partecipate!

 

Napoli, 31 ottobre 2012

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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