A proposito dell’obbligo dei vaccini in Italia: innanzitutto assicurare la salute delle aziende che li fabbricano!

(«il comunista»; N° 149;  Giugno 2017)

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Epidemie di morbillo… meningite… vaccinazioni di massa… tutela della “salute” pubblica con l’obbligo di ben 12 vaccini “nessun paese in Europa raggiunge tale cifra“ quanta solerzia da parte del nostro sistema sanitario!

I vaccini non si possono mettere in discussione: l’ordine è arrivato direttamente da Washington con le direttive dell’OMS su prevenzione e vaccini. La spiegazione arriva nel 2014 con un comunicato ufficiale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco): «l’Italia nei prossimi 5 anni (2014-2019) guiderà le campagne vaccinali nel mondo» (decisione presa dal Global Health Security Agenda). Il presidente dell’AIFA Pecorelli dichiara: «dobbiamo intensificare campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni antivaccinazioni»… eh sì di certo non si può mettere a repentaglio la salute dei colossi farmaceutici!

Nella comunità europea dei 28 paesi più l’Islanda e la Norvegia, 15 non hanno nessun obbligo vaccinale, 15 hanno almeno una vaccinazione obbligatoria. Il Belgio ha l’obbligo di 1 vaccinazione, la Francia ha l’obbligo di 3 vaccinazioni, Grecia, Malta, (e fino a poco tempo fa l’Italia) hanno l’obbligo di 4 vaccinazioni. Nei paesi dove non vi è alcun obbligo, la copertura vaccinale è comunque alta, perché in effetti viene adottata un’altra strategia che prevede il consenso informato.

In Italia periodicamente abbiamo assistito a varie “epidemie”: suina, SARS, aviaria, meningite, morbillo… e altre ce ne saranno. Tutte campagne gonfiate ad arte, complice il terrorismo mediatico e risoltesi poi in una bolla di sapone. Intanto però… corsa al vaccino e farmaci vari.

L’industria del farmaco non conosce recessione e i suoi profitti rendono più della guerra!

Basta vedere nel nostro piccolo: la Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite, con sede a Firenze, è al primo posto della top ten per fatturato: 3.500 milioni di euro nel 2016 (dati Farmindustria 2016).

Piccolo inciso: fortunati in Toscana ad avere ben tre case farmaceutiche che si occupano della produzione di vaccini; oltre alla citata Menarini, hanno sede a Siena la Novartis Vaccines and Diagnostic srl (che produce il vaccino Menjugate-D Meningococcico C coniugato) e la Glaxo Smith Kline Vaccines srl (vaccino Menveo -D meningococcico A, C, W 135 e Y). Ciliegina sulla torta, la Menarini all’inizio 2017 ha investito 100 milioni di euro per lo sviluppo della tecnologia innovativa che punta a velocizzare i tempi di produzione dei vaccini, fra i quali quello antimeningococcico… che sia un caso, un’intuizione folgorante? (vedi articolo di Marcello Pamio: «Meningite, epidemia di un business», www.controinformazione.it 10.1.2017).

 

Nessun colosso è esente da corruzione

 

Dal “fatto quotidiano” del 7.11.2011, inchiesta Menarini, 14 indagati e 860 milioni di danni allo Stato, … 20 anni di raggiri, costi dei principi attivi dei farmaci gonfiati e fiumi di soldi circolati in 900 conti correnti sparsi per mezzo mondo… indagato Cesare Cursi già sotto segretario alla salute. Secondo la procura ha «asservito la funzione pubblica di parlamentare agli interessi del gruppo»… ecc.

Ancora dal “fatto quotidiano” del 29.4.2014, l’inchiesta Big Pharma rivela che la Glaxo Smith Kline, gigante britannico dei famaci, si è comprata i medici di mezzo mondo. Solo ad aprile è stata accusata di corruzione in Libano, Giordania, Iraq e Polonia, in merito alla prescrizione del farmaco anti-asmatico Seretide. Ma "il botto" della corruzione avviene negli Stati Uniti, anno 2012: multe per 3 miliardi di dollari per aver pompato le vendite di antidepressivi per indicazioni non autorizzate...

Dal “Sole 24 Ore” del 19.9.2014, ancora la Glaxo Smith Kline: un tribunale cinese di Changsha l’ha multata per circa 380 milioni di euro per aver corrotto medici, funzionari pubblici cinesi, affinché usassero i suoi prodotti negli ospedali… ecc.

Non è da meno la Novartis…

Da “L’Osservatore d’Italia” del 16.1.2012, «Il caso eclatante del gigante Novartis in USA… è stata inflitta una multa di 390 milioni di dollari alla divisione statunitense di Novartis accusandola di avere pagato tangenti e offerto cene sontuose a medici per incoraggiarli a prescrivere i propri medicinali…» ecc.

Senza entrare nel merito degli effetti collaterali e dei danni gravi da vaccino (esistono ampie documentazioni in merito) come può un’azienda che guadagna con droghe e farmaci produrre un vaccino in grado di tutelare la salute umana? Sarebbe certo un suicidio. L’ideale è avere persone già malate alla nascita, garantiranno introiti per tutta la vita. Il governo italiano nel frattempo si è impegnato “alacremente” a seguire le direttive dell’OMS.

Dal “Sole 24 Ore” del 10.9.2015: «Renzi apre ai Big del farmaco... prove tecniche di sintonia tra il governo e le industrie farmaceutiche. Ieri a Roma con un incontro a sorpresa tra Matteo Renzi e le imprese del farmaco internazionali, comprese alcune italiane come Menarini e Chiesi che hanno già base e forza in Italia. Un incontro che fa seguito a quello avvenuto nei mesi scorsi a Bari»...

Molto ci sarebbe da dire sul ministro Beatrice Lorenzin, sta di fatto che ha promosso in fretta e furia l’obbligatorietà di ben 12 vaccini… le avranno illustrato per bene i “vantaggi”?

Certo è che l’unico serio e sano vaccino che dovremmo inocularci è quello contro la società di classe “ ma non è in commercio “ dobbiamo fabbricarcelo da soli.

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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