Livorno 1921. La formazione del Partito Comunista d’Italia, sezione dell’Internazionale Comunista

( Supplemento 02 a «il comunista» N° 166, Gennaio 2020 / Livorno 1921, la formazione del Partito Comunista d'Italia ) 

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●  1920 - 1921

La preparazione del Congresso di Livorno in Italia

 

 

Risoluzione della Frazione Comunista Astensionista alla Conferenza di Firenze

(dal Soviet, 16 maggio 1920; in A. Bordiga, Scritti 1912-1926, vol. 4, p. 205) (1)

 

 

La Conferenza Nazionale della Frazione Comunista Astensionista del Partito Socialista Italiano, adunata a Firenze l’8-9 maggio 1920,

Udita la relazione del Comitato Centrale e le comunicaizoni del rappresnetanti della Direzione del Partito, delle frazioni affini e della Federaizone Giovanile; in seguito al più largo dibattito sulla situazione politica italiana e sull’indirizzo del PSI,

dichiara che il Partito, per la sua attuale costituzione e funzione, non è assolutamente in grado di porsi alla testa della Rivoluzione Prioletaria e che le sue molteplici deficienze dipebndono: dalla presenza in esso dim una tendenza riformista che inevitabilmente, nella fase decisiva della lotta di classe, prenderà posizione controrivoluzionaria; e dalla conciliazione di un verbalismo programmatico comunista con la pratica opportunista del socialismo tradizionale nell’azione politica ed economica;

afferma altresì che l’adesione del Partito Socialista alla III Internazionale non può essere ritenuta regolare appunto perché viene da esso tollerata la presenza di chi nega i principi dell’Internazjonale Comunista, apertamente diffamandoli, o peggio, speculando demagogicamente su di essi a scopo di conquiste elettorali;

e ritenuto che il vero strumento della lotta rivoluzionaria del proletariato è il Partito Politico di classe, fondato sulla dottrina marxista e sull’esperienza storica del processo rivoluzionario comunista in atto nel mondo contemporaneo e già vittorioso nella Russia dei Soviet;

delibera di consacrare tutte le proprie forze alla costituzione in Italia del Partito Comunista, sezione della III Internazionale, affermando che in questo Partito, come nel seno dell’Internazionale medesima, la frazione sosterrà l’incompatibilità della partecipazione elettorale ad organismi rappresnetativi borgehsi coi principi e i metodi comunisti ed augurando che anche gli altri elementi del Partito mattuale che sono strettamente comunistici si porranno sul terreno del nuovo partito e si convionceranno inoltre che la selezione non potrà seriamente frasi se non attraverso l’abbandono di quei metodi di azione politica che li accomunano oggi praticamente ai socialdemocratici.

Dà madato al Comitato Centrale:

 

1)    di preparare – tenendo presente il programma presentato a Bologna dalla Frazione Comunista e l’indirizzo sostenuto dall’organo della Frazione nella discussione sui più importanti problemi attuali di metodo e di tattica comunistica – il programma del nuovo partito e i suoi statuti;

2)    di intensificare i rapporti internazionale allo scopo di costituire la frazione antielezionista in seno all’Internazionale Comunista e di sostenere nel prossimo Congresso internazionale le direttive della Frazione, chiedendo inoltre che vengano presi provvedimenti per risolvere l’anormale situazione del Partito Socialista Italiano;

3)    di convocare immediatamente dopo tale Congresso internazionale il Congresso Costituente del Partito Comunista invitando ad aderirvi tutti i gruppi che sono sul terreno del programma comunista dentro e fuori dal PSI:

4)    di assumere in efficaci e chiare tesi le posizioni di principio e di tattica della Frazione diffondendole ampiamente in Italia e all’estero.

 


 

(1) Furono presenti alla Conferenza oltre ai delegati delle sezioni e gruppi del PSI aderenti alla Frazione e il Comitato Centrale di questa, anche: Egidio Gennari per la Direzione del partito; Capitta per la Federaione Giovanile Socialista; Francesco Misiano per la tendenza che al Convegno Socialista, tenutosi pochi giorni prima a Milano, si era affermato sull’odg da lui presentato in senso comunista non astensionista; Antonio Gramsci per coloro che in tale occasione votarono contro la fiducia alla Direzione del Partito. Fu letto un appello del segretario occidentale dell’Internazionale Comunista, che concludeva per la costituzione di un Partito Comunista capace, al di sopra delle divergenze su problemi minori come l’elezionismo, di guidare il proletariatoi italiano “alla conquista del potere ed alla instaurazione della Repubblica Italiana dei Soviet, come parte della Repubblica dei Soviet mondiale”. Era il primo passo verso la costituzione della Frazione Comunista.

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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