Livorno 1921. La formazione del Partito Comunista d’Italia, sezione dell’Internazionale Comunista

( Supplemento 02 a «il comunista» N° 166, Gennaio 2020 / Livorno 1921, la formazione del Partito Comunista d'Italia ) 

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●  1920 - 1921

Il secondo Congresso dell’Internazionale Comunista 

(luglio-agosto 1920)

 

 

Premessa

 

 

Quando il II Congresso dell’I.C. si riunisce a Mosca dal19 luglio al 7 agosto, il quadro della situazione economica e sociale e delle lotte di classe nel mondo appare, malgrado le dure sconfitte del primo anno di pace, ancora denso di potenzialità rivoluzionarie. In quei giorni era in corso la controffensiva dell’Armata rossa contro l’estremo baluardo anglo-francese nell’Oriente europeo – la Polonia – e si attendeva da un momento all’altro la caduta, che poi non venne, di Varsavia. Contemporaneamente, le truppe dell’ultimo generale bianco foraggiato dall’Intesa, Wrangel, cedevano a poco a poco terreno nella Russia meridionale e specialmnte in Crimea, fino a volatilizzarsi in un crollo verticale, conclusosi con l’imbarco su navi francesi degli ultimi sparuti reparti in novembre.tc "Quando il II Congresso dell’I.C. si riunisce a Mosca dal19 luglio al 7 agosto, il quadro della situazione economica e sociale e delle lotte di classe nel mondo appare, malgrado le dure sconfitte del primo anno di pace, ancora denso di potenzialità rivoluzionarie. In quei giorni era in corso la controffensiva dell’Armata rossa contro l’estremo baluardo anglo-francese nell’Oriente europeo – la Polonia – e si attendeva da un momento all’altro la caduta, che poi non venne, di Varsavia. Contemporaneamente, le truppe dell’ultimo generale bianco foraggiato dall’Intesa, Wrangel, cedevano a poco a poco terreno nella Russia meridionale e specialmnte in Crimea, fino a volatilizzarsi in un crollo verticale, conclusosi con l’imbarco su navi francesi degli ultimi sparuti reparti in novembre."

La puntata al cuore della Polonia faceva dimenticare le gesta bestiali della controrivoluzione in Finlandia e in Ungheria, mentre la combattività inesausta del proletariato tedesco, i grandi scioperi minerario in Inghilterra e ferroviario in Francia, il fermento che preludeva in Italia all’occupazione delle fabbriche, la stessa ondata di arresti e persecuzioni nei due grandi paesi vincitori della guerra in Occidente (Loriot, Monatte, Souvarine in Francia, la Pankhurst in Inghilterra), per non parlare della cronica instabilità politica e sociale in Spagna e nei Balcani e dei sintomi di irrequietudine nei paesi neutrali, dalla Svizzera alla Scandinavia, o in ex belligeranti minori come il Belgio e i Paesi Bassi, suffragavano la diagnosi di una crisi acuta del regime capitalistico cui non si sottraevano neppuyre i grandi beneficiari del macello da poco consumato, gli Stati Uniti (sciopero dell’acciaio, settembre 1919-gennaio 1920) e che –come ricorderà Lenin nel discorso di apertura del Congresso, il 19 luglio – trovava drammatica espressioine nei contrasti fra gli stessi alleati alla conferenza di Parigi e nelle grida di allarme di un Keynes sulle conseguenze disastrose di una politica miopemente revanscista e, sul piano economico, particolarmente insensata.tc "La puntata al cuore della Polonia faceva dimenticare le gesta bestiali della controrivoluzione in Finlandia e in Ungheria, mentre la combattività inesausta del proletariato tedesco, i grandi scioperi minerario in Inghilterra e ferroviario in Francia, il fermento che preludeva in Italia all’occupazione delle fabbriche, la stessa ondata di arresti e persecuzioni nei due grandi paesi vincitori della guerra in Occidente (Loriot, Monatte, Souvarine in Francia, la Pankhurst in Inghilterra), per non parlare della cronica instabilità politica e sociale in Spagna e nei Balcani e dei sintomi di irrequietudine nei paesi neutrali, dalla Svizzera alla Scandinavia, o in ex belligeranti minori come il Belgio e i Paesi Bassi, suffragavano la diagnosi di una crisi acuta del regime capitalistico cui non si sottraevano neppuyre i grandi beneficiari del macello da poco consumato, gli Stati Uniti (sciopero dell’acciaio, settembre 1919-gennaio 1920) e che –come ricorderà Lenin nel discorso di apertura del Congresso, il 19 luglio – trovava drammatica espressioine nei contrasti fra gli stessi alleati alla conferenza di Parigi e nelle grida di allarme di un Keynes sulle conseguenze disastrose di una politica miopemente revanscista e, sul piano economico, particolarmente insensata."

Significativamente, d’altra parte, il peso materiale della crisi postbellica spingeva verso l’ago magnetico dell’Ottobre rosso gruppi proletari di origini e tradizioni non marxiste, ma duramente impegnati nelle lotte sociali e pieni di carica rivoluzionaria, aprendoli almeno a un’iniziale comprensione dei problemi del partito, della conquista violenta del potere, della dittatura proletaria e del terrore: IWW americani, shop steward committees inglesi, sindacalisti rivoluzionari francesi, italiani, spagnoli, tedeschi.tc "Significativamente, d’altra parte, il peso materiale della crisi postbellica spingeva verso l’ago magnetico dell’Ottobre rosso gruppi proletari di origini e tradizioni non marxiste, ma duramente impegnati nelle lotte sociali e pieni di carica rivoluzionaria, aprendoli almeno a un’iniziale comprensione dei problemi del partito, della conquista violenta del potere, della dittatura proletaria e del terrore\: IWW americani, shop steward committees inglesi, sindacalisti rivoluzionari francesi, italiani, spagnoli, tedeschi."

Dell’incalzare della crisi su scala europea poteva apparire un sintomo la stessa circostanza che poderose orgnizzazioni come l’Indipendent Labour Party in Inghilterra, L’USPD in Germania, il PSF (ex SFIO) in Francia, il Socialist Party of America negli Stati Uniti, avessero deciso di abbandonare la II Internazionale e oscillassero fra la dubbia prospettiva di una “ricostruzione” su basi meno apertamente compromissorie (una specie di Internazionale 2 ½ avanti lettera) e i cauti sondaggi diplomatici per un’eventuale adesione alla III – sia che i loro dirigenti fossero spinti ad andare a Canossa dalla pressione della “base”, sia che, come noi pensavamo fosse nella loro missione storica, sentissero di dover precedere il moto di radicalizzazione della “base”, e quindi il distacco di frazioni di avanguardia militante dal vecchio tronco del partito, per contrastarlo nel primo caso, per impedirlo nel secondo.tc "Dell’incalzare della crisi su scala europea poteva apparire un sintomo la stessa circostanza che poderose orgnizzazioni come l’Indipendent Labour Party in Inghilterra, L’USPD in Germania, il PSF (ex SFIO) in Francia, il Socialist Party of America negli Stati Uniti, avessero deciso di abbandonare la II Internazionale e oscillassero fra la dubbia prospettiva di una “ricostruzione” su basi meno apertamente compromissorie (una specie di Internazionale 2 ½ avanti lettera) e i cauti sondaggi diplomatici per un’eventuale adesione alla III – sia che i loro dirigenti fossero spinti ad andare a Canossa dalla pressione della “base”, sia che, come noi pensavamo fosse nella loro missione storica, sentissero di dover precedere il moto di radicalizzazione della “base”, e quindi il distacco di frazioni di avanguardia militante dal vecchio tronco del partito, per contrastarlo nel primo caso, per impedirlo nel secondo."

E’ in questo quadro, dunque, che la necessità di radunare i partiti proletari e le correnti rivoluzionarie in Europa e nel mondo sotto l’egida della nuova Internazionale poneva l’altissimo compito di definire con grande chiarezza non solo i principi del comunismo rivoluzionario, ma il programma, la tattica e i criteri organizzativi di quello che aspirava a diventare lo stato maggiore della rivoluzione proletaria mondiale. Il II Congresso dell’Internazionale Comunista aveva infatti il compito di tracciare inequivocabilmente non solo i principi fondanti e il ruolo del partito comunista internazionale, ma anche la sua azione nei diversi paesi del mondo tenendo conto delle loro reali condizioni storiche e della necessità di formare dei partiti comunisti allineati perfettamente sulla stessa prospettiva rivoluzionaria, sullo stesso programma e con norme tattiche e organizzative strettamente coerenti con i principi e le finalità del movimento rivoluzionario comunista. A questo compito risposero le Tesi dell’Internazionale Comunista, tesi che dovevano essere armi della lotta rivoluzionaria del proletariato mondiale sia nella situazione mondiale che ancora aveva potenzialità rivoluzionaria, sia che la situazione mondiale avesse cessato di essere rivoluzionaria.tc "E’ in questo quadro, dunque, che la necessità di radunare i partiti proletari e le correnti rivoluzionarie in Europa e nel mondo sotto l’egida della nuova Internazionale poneva l’altissimo compito di definire con grande chiarezza non solo i principi del comunismo rivoluzionario, ma il programma, la tattica e i criteri organizzativi di quello che aspirava a diventare lo stato maggiore della rivoluzione proletaria mondiale. Il II Congresso dell’Internazionale Comunista aveva infatti il compito di tracciare inequivocabilmente non solo i principi fondanti e il ruolo del partito comunista internazionale, ma anche la sua azione nei diversi paesi del mondo tenendo conto delle loro reali condizioni storiche e della necessità di formare dei partiti comunisti allineati perfettamente sulla stessa prospettiva rivoluzionaria, sullo stesso programma e con norme tattiche e organizzative strettamente coerenti con i principi e le finalità del movimento rivoluzionario comunista. A questo compito risposero le Tesi dell’Internazionale Comunista, tesi che dovevano essere armi della lotta rivoluzionaria del proletariato mondiale sia nella situazione mondiale che ancora aveva potenzialità rivoluzionaria, sia che la situazione mondiale avesse cessato di essere rivoluzionaria."

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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