Carbone in Sudafrica finanziato dall'Europa

(«il comunista»; N° 170 ; Settembre / Novembre 2021)

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Il Sudafrica produce ogni anno più di 250 milioni di tonnellate di carbone ed è tra i primi cinque esportatori di carbone al mondo. Gran parte dell'energia elettrica è prodotta da centrali termiche a carbone. Ma, per quanto i paesi europei si vantino fin dal 2005 di essere i capifila dei paesi che applicano gli impegni presi per la riduzione delle emissioni di gas serra - fra gli altri, quello di passare dalla produzione di energia elettrica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili -, Germania, Svezia e Francia, dal 2007, si sono distinte nel fornire al Sudafrica importanti crediti all'esportazione del suo carbone. Francia e Svezia dal 2015 hanno diminuito questo impegno finanziario dichiarando di cessare i crediti al carbone entro il 2022; la Germania, che è stata il più grande finanziatore dell'industria del carbone tra il 2014 e il 2019, non ha ancora chiuso i crediti all'esportazione per l'industria del carbone (www. osservatoriodiritti.it/ 2020/10/22/carbone-sudafrica-miniere-centrali-economia-estrazione). 

 

 

Partito comunista internazionale

www.pcint.org

 

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