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Bilancio delle lotte in Francia contro la  riforma delle pensioni

Necessità di un orientamento di classe nelle lotte proletarie

 

(Opuscolo A5, Edizioni il comunista, 44 pagine, Luglio 2023, Prezzo: 4 €, 6 FS) - pdf

 

 


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Indice

 

- Premessa

- La lotta contro la riforma delle pensioni. Lezioni da una sconfitta

- Metodi, mezzi, obiettivi di classe: di cosa si tratta? (le prolétaire, n. 549, giugno-agosto 2023)

- « Révolution permanente» o la permanenza del riformismo (le prolétaire, n. 548, marzo-maggio 2023)

- All’« estrema»  sinistra: codismo e opportunismo democratico (12 giugno 2023)-

- Basta con le manifestazioni-processione! Solo la lotta di classe proletaria può essere vittoriosa (presa di posizione, 5 giugno 2023)-

- No alla mistificazione del dialogo sociale. Sì alla lotta proletaria di classe! (presa di posizione, 23 aprile 2023)-

- Di fronte al fallimento della tattica sindacale c’è una sola alternativa: la lotta di classe anticapitalista! (presa di posizione, 5 aprile 2023)-

- Dopo la ripresa della mobilitazione, i dirigenti sindacali preparano la sepoltura del movimento. I proletari devono prendere in mano la loro lotta!(presa di posizione, 27 marzo 2023)-

- No alla democrazia sociale! Sì alla lotta di classe contro il capitalismo (le prolétaire, n. 548, marzo-maggio 2023)

- Di fronte al fallimento dell’orientamento pacifista e legalitario delle organizzazioni collaborazioniste, la soluzione non sono gli scioperi isolati e i blocchi occasionali, ma la lotta generale di classe anticapitalista! Sì alla lotta di classe contro il capitalismo! (presa di posizione, 23 marzo 2023)-

- La tattica temporeggiatrice delle organizzazioni collaborazioniste porta solo alla sconfitta. Per vincere una sola soluzione: lotta di classe! (presa di posizione, 14 marzo 2023)-

- Di fronte ai capitalisti e al loro Stato non bastano le manifestazioni-processione o il blocco occasionale dell’economia: occorre la vera lotta di classe! (le prolétaire, n. 548, marzo-maggio 2023 -presa di posizione 14 /3/23)-

- Lotte contro le «riforme» delle pensioni e ripresa della lotta di classe! (le prolétaire, n. 548, marzo-maggio 2023)

- Pensioni, disoccupazione, inflazione... Per la ripresa della lotta di classe contro tutti gli attacchi capitalisti! (le prolétaire,n. 547, dic.2022/febb.2023 - presa di posizione, 17/1/23)-                              

- Il governo continua i suoi attacchi, i sindacati isolano e sabotano le lotte (le prolétaire, n. 545, settembre.novembre 2022)

- Basta con le rituali giornate d’azione! Lotta aperta contro i padroni e lo Stato borghese (presa di posizione, 18/10/2022)-

Appendice

- Non bisogna cadere nella trappola della difesa del servizio pubblico! (le prolétaire, n. 527, gennaio-marzo 2018)

 


Premessa

 

 

Come Premesssa estraiamo alcuni brani dall’articolo del 6 giugno intitolato Metodi, mezzi e obiettivi di classe: quésaco? e riprodotto in questo stesso opuscolo.

«Nella situazione attuale, dopo decenni di controrivoluzione, le armi e i metodi classici di lotta sono ignorati dal proletariato, anche quando è spinto dalla forza materiale degli scontri sociali a riprenderli spontaneamente. Le organizzazioni politiche e sindacali collaborazioniste, anche «combattive», che «giocano al dialogo sociale» fanno di tutto per impedirlo, a volte in nome di una presunta efficienza, spesso in nome della legalità da rispettare per evitare la repressione, sempre in nome del sacrosanto principio della democrazia: le manifestazioni devono restare pacifiche per attirare il maggior numero di parteciopanti, gli «eccessi» devono essere evitati per non correre il rischio della repressione, gli scioperi non devono disturbare gli utenti, i picchetti devono essere solo dissuasivi o filtranti (ma è meglio che non ce ne siano), le decisioni in AG devono essere prese a scrutinio segreto e nel modo più frammentato possibile (ancora più «democratico» è che i proletari si accontentino di obbedire ai loro rappresentanti sindacali!). E, infine, l’ultima arma è il referendum con il quale i «cittadini», tutte le classi mescolate insieme, potrebbero imporre la loro volontà  a colpi di schede di voto ai «governanti» e allo Stato.  

I fatti mostrano che questi mezzi e questi metodi in realtà indeboliscono la lotta, anzi la sterilizzano e la condannano all’impotenza.

La spinta della lotta è tanto più forte, il suo slancio tanto più grande, la sua forza di attrazione e la sua capacità di incontrare la solidarietà di altri proletari tanto più potenti e, di conseguenza, tanto più serie le sue possibilità di successo, in quanto centrata sulla difesa degli interessi proletari e solo di essi; cioè interessi comuni a tutta la classe dei «senza riserve» che non possiedono altro che la loro forza lavoro che, per guadagnare un salario indispensabile per vivere, sono obbligati a vendere a un padrone che trae il suo profitto dal suo sfruttamento.

In quanto classe sfruttata, i proletari hanno interessi distinti e opposti a quelli della classe dei capitalisti sfruttatori e dei loro servi, nonché a quelli delle classi medio-piccoloborghesi. Per difendere i propri interessi, i proletari non devono lasciarsi fermare e deviare dai cosiddetti «interessi superiori» o «interessi generali» come l’interesse dell’azienda, dell’economia locale, regionale o nazionale: questi sono solo gli interessi del capitale, cioè gli interessi della classe nemica, della classe sfruttatrice; difenderli o tenerne conto non può che essere fatto a scapito della classe sfruttata, a scapito degli interessi proletari.

 

Salario contro profitto, classe contro classe!

 

Questa deve essere la prospettiva dei proletari se non vogliono rimanere eternamente soggetti ai capitalisti, se vogliono avere la possibilità di emanciparsi dalla schiavitù del salario.

Prima ancora di pensare all’obiettivo finale, che implica il rovesciamento rivoluzionario del potere capitalista e l’instaurazione, sulle rovine dello Stato borghese, del potere dittatoriale del proletariato, ciò implica necessariamente che le lotte quotidiane di resistenza, anche elementari, seguano metodi, mezzi e obiettivi adeguati: quindi, che rafforzino i proletari e indeboliscano i padroni capitalisti e il loro Stato.

Una lotta che non metta a repentaglio i profitti o non ostacoli il buon andamento dell’economia e il funzionamento dello Stato, una lotta che si pone l’obiettivo di rivolgersi all’«opinione pubblica» o di essere «ascoltata» dal governo, non è una lotta classista; non è affatto una lotta, ma una semplice processione come le assurde processioni religiose organizzate per intercedere presso un qualsiasi Santo.

Al contrario, è solo la messa in atto del potere di classe del proletariato che può stabilire un equilibrio di forze favorevole contro i padroni, la classe borghese nel suo insieme e il suo Stato.

A tal fine, è essenziale evidenziare i metodi e i mezzi che consentono all’organizzazione e alla mobilitazione proletarie di raggiungere questo rapporto di forze favorevole:

 

- la messa a punto di una piattaforma rivendicativa il più unificante possibile.

- lo sciopero senza previa limitazione di durata, senza preavviso né rispetto del «servizio minimo».

- la direzione dello sciopero da parte di un comitato di sciopero eletto in Assemblea Generale e responsabile nei suoi confronti, e non istituito da burocrati sindacali, indipendente dall’influenza delle organizzazioni collaborazioniste; la partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione e allo svolgimento dello sciopero.

- l’organizzazione di picchetti efficaci e massicci che impediscano l’ingresso ai crumiri in modo da bloccare realmente l’attività e permettere di resistere agli interventi della polizia.

- la ricerca della solidarietà attiva degli altri proletari (e non quella del «pubblico» o degli «utenti», o di tutte le classi confuse insieme) in particolare contro la repressione poliziesca e giudiziaria, e la più ampia estensione possibile dello sciopero».

 

In questo opuscolo riprendiamo il contenuto dell’opuscolo pubblicato dai compagni francesi nel giugno scorso: Bilan de la lutte contre la réforme des retraites. Nécessité d’une orientation de classe dans les luttes prolétariennes (presente nel sito di partito: https://www.pcint.org).

 

Luglio 2023

 

 

Partito Comunista Internazionale

Il comunista - le prolétaire - el proletario - proletarian - programme communiste - el programa comunista - Communist Program

www.pcint.org

 

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