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Quale futuro per il proletariato ?

 

Dal secondo dopoguerra in poi tutti i partiti borghesi e in particolare i partiti di sinistra opportunisti, hanno propagandato in tutti i modi possibili l’elogio alla lotta partigiana, la lotta per la democrazia e la sconfitta della terribile dittatura nazifascista, democrazia che – secondo loro – avrebbe prospettato un futuro di “benessere” e “prosperità” in espansione costante.

Ma cosa possono constatare oggi i proletari? Cosa ha prodotto questa tanto declamata democrazia? : i salari sono sempre più miseri, le condizioni di lavoro sempre più precarie, le morti per malattie e infortuni sul lavoro sono in aumento, il futuro di vita è sempre più incerto per tutti.

E questi borghesi infami sia di destra che di sinistra ci stanno portando verso una terza guerra mondiale dove saranno i proletari per l’ennesima volta a venire massacrati negli schieramenti opposti dalle borghesie dei singoli paesi imperialisti; Guerra mondiale che dovrebbe risolvere le contraddizioni determinate dall’intasamento dei mercati e della sovrapproduzione che il modo di produzione capitalistico ciclicamente genera. E proprio i partiti borghesi che si dicono di sinistra faranno per l’ennesima volta il lavoro sporco, come hanno già fatto nella prima guerra mondiale - con la formula ambigua di “né aderire né sabotare” – o molto più esplicitamente come nella seconda guerra mondiale spingendo direttamente i proletari a difendere un blocco di paesi imperialisti e capitalisti con la lotta partigiana, tradendo così i proletari e i loro reali interessi opposti alla borghesia e alla conservazione del suo sistema di sfruttamento capitalistico, e spingendoli a milioni a massacrarsi. Quando i  proletari scenderanno sul loro terreno di classe a lottare per i propri interessi immediati si troveranno contro proprio questi opportunisti, democratici di sinistra e falsi comunisti, se li troveranno contro ancor più se vorranno difendere la loro prospettiva, cioè quella nettamente opposta alla guerra imperialista e per la guerra di classe.

I proletari devono partire dalla lotta per i propri interessi immediati, per la difesa del salario da lavoro, e per un salario di disoccupazione, delle condizioni di lavoro e di vita, cioè obbiettivi che sono specificatamente e solo di interesse della loro classe. Mettendosi su questo terreno i proletari si allenano e imparano a lottare contro la classe borghese che li sfrutta, e proprio mettendosi su questo terreno essi si allenano e imparano a lottare anche per la futura rivoluzione e per la presa del potere alla borghesia. Solo su questo terreno i proletari possono sperare di impedire la prospettiva della guerra tra Stati.

Il proletariato rinunciando alla propria lotta per i propri esclusivi interessi di classe, si troverà di fronte una borghesia che farà cadere inevitabilmente la maschera democratica dimostrando apertamente e direttamente il suo vero volto, cioè quello della dittatura borghese (come ha dimostrato il periodo del fascismo) come oggi chiede che i proletari partecipino alla guerra di concorrenza delle merci scatenandosi in una guerra di concorrenza tra proletari, così domani la borghesia dominante obbligherà i proletari ad andare in guerra contro il proletariato di altri paesi, prospettiva che vedrà tutti i proletari del mondo ad andare incontro a miseria, fame, morte e distruzione anche maggiori rispetto a quelle conosciute nelle guerre mondiali precedenti: è questo il volto reale della democrazia borghese di oggi.

 

CONTRO L’INGANNO DEMOCRATICO SIA DA SINISTRA CHE DA DESTRA RIPRESA DELLA LOTTA DI CLASSE!

PER LO SVILUPPO DELLA LOTTA DI CLASSE NELLA LOTTA PROLETARIA RIVOLUZIONARIA, UNICA STRADA PER FERMARE LA 3ª GUERRA IMPERIALISTICA MONDIALE!

CONTRO LA DITTATURA DELLA BORGHESIA IMPERIALISTA DITTATURA DEL PROLETARIATO!

PER IL FUTURO DELLA SOCIETA’ COMUNISTA, E QUINDI LA FINE DI OGNI GUERRA E SFRUTTAMENTO DELL’UOMO SULL’UOMO!

 

15 Settembre 2008                                   

Partito comunista internazionale (il comunista)

www.pcint.org

 

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