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Repubblica Ceca: Delirio preelettorale dell'Avanguardia Comunista riguardo al SOCDEM e a Stačilo!

I giovani proletari non hanno bisogno di “fazioni di sinistra”, ma di una rottura con la politica interclassista e borghese! 

 

 

I giovani trotskisti dell'Komunistická avantgarda (Avanguardia Comunista) confermano ancora una volta il loro ruolo di fiancheggiatori dell'opportunismo con il loro testo “I giovani SOCDEM [Socialdemocratici, noti anche come Partito Socialdemocratico Ceco] devono ribellarsi contro STAČILO! [lett. ‘Basta!’, è un'alleanza elettorale tra partiti composta dal Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSČM), Democratici Uniti –  ssociazione degli Indipendenti, Partito Nazionale Socialista Ceco e individui indipendenti], altrimenti perirà”. Invece di accogliere con favore il crollo della sinistra borghese, ne invocano il ripristino.

Il testo di questa sezione ceca dell'Internazionale Comunista Rivoluzionaria (ex Tendenza Marxista Internazionale) non è un'analisi marxista. Invece di smascherare la natura borghese della SOCDEM e del KSČM e invocare una rottura senza compromessi, si cerca di infondere nuova vita a un cadavere, di gettare un'ancora di salvezza alla presunta “ala marxista” all'interno del partito, che è fondamentalmente destinata a tradire i lavoratori.

Tuttavia, noi del Partito Comunista Internazionale non siamo interessati alle polemiche all'interno della “sinistra”. La contraddizione di classe tra la sinistra borghese e il marxismo rivoluzionario non è una disputa secondaria all'interno di una grande famiglia politica, ma la linea decisiva di separazione e di lotta tra rivoluzione e controrivoluzione.

Il trotskismo grantista – così chiamato da Ted Grant, fondatore della Tendenza Marxista Internazionale (oggi Internazionale Comunista Rivoluzionaria), di cui Avanguardia Comunista è una diramazione diretta (come sezione nazionale) – ha fatto del suo entrismo nei partiti della sinistra borghese la sua orgogliosa tattica-strategia.

Il Partito Laburista britannico, il Nuovo Fronte Popolare francese, Syriza, Rifondazione Comunista: ovunque lo stesso schema: sostegno, poi “spinta a sinistra” e infine giustificazione del proprio tradimento come lezione storica. Questa è la struttura del trotskismo grantista, e continuerà all'infinito.

Invece di invocare e contribuire al processo di formazione di un'organizzazione indipendente della classe, questi “marxisti” conducono i giovani proletari nelle vecchie strutture con la convinzione che useranno il loro fallimento per spingerle più a sinistra. Ma ogni collaborazione con la borghesia indebolisce le forze di classe.

Il loro testo trasuda una tipica mentalità protestataria piccolo-borghese: “Gridiamo più forte così non potranno ignorarci”. Questa mentalità non è di classe; è la mentalità delle mezze classi, che cercano di fare appello alla classe dominante piuttosto che rovesciarla.

Una grande organizzazione della classe e del movimento sul terreno economico che utilizza metodi e mezzi di lotta classisti – scioperi illimitati senza preavviso, negoziazioni senza interruzione dello sciopero, lotta contro i crumeri attraverso pattuglie di scioperanti, propaganda in altre fabbriche e quartieri operai, collegamento e organizzazione tra proletari combattivi, proteste indipendenti dalla leadership dei sindacati collaborazionisti di classe e dei partiti borghesi, ecc., che coinvolgano una parte sempre più importante del proletariato –, e un forte partito rivoluzionario in cui militi una minoranza di lavoratori, ma che, grazie allo sviluppo della lotta, sia stato in grado di affermare efficacemente e ampiamente la propria influenza nel movimento sindacale contro l'influenza della classe e del potere della borghesia, sono prerequisiti necessari per qualsiasi prospettiva di un movimento rivoluzionario più generale. Ma in Avanguardia Comunista troviamo retorica di pressione e appelli, manifestazioni con striscioni, petizioni, agitazione per la rappresentanza parlamentare. Questa non è lotta di classe – è lobbying alle porte dello Stato capitalista.

La socialdemocrazia è storicamente nemica del proletariato. Lo è diventata allontanandosi dal movimento operaio rivoluzionario durante il suo sviluppo nelle condizioni relativamente idilliache del capitalismo, in cui ha funzionato come tendenza riformista e ha rinunciato consapevolmente a preparare il proletariato alla rivoluzione. Già nel 1914 tradì la solidarietà proletaria internazionale, sostenne le rispettive borghesie nazionali nella prima guerra imperialista e nel 1918-1919 represse sanguinosamente (Noske, Scheidemann) i lavoratori tedeschi armati,... e in generale si oppose al proletariato con la repressione armata e l’inganno. Per questo motivo, la Terza Internazionale, nelle sue Tesi sul ruolo del partito comunista nella rivoluzione proletaria, adottate al suo secondo congresso nel 1920, la descrisse come controrivoluzionaria e strumento diretto della borghesia.

Accanto alla socialdemocrazia, ci sono stati e ci sono anche i cosiddetti partiti stalinisti, cioè i partiti che seguono le orme di quelli un tempo controllati da Mosca, che, sebbene a volte professino ancora formalmente il marxismo e la rivoluzione, rappresentano uno dei frutti più perniciosi della controrivoluzione del XX secolo. Questo frutto, lo stalinismo, fu una degenerazione interna della stessa Internazionale comunista, causata dalla sconfitta del movimento rivoluzionario in Europa, dall'ascesa delle politiche nazionaliste a difesa dello Stato sovietico e dal tradimento ideologico sotto forma della teoria del «socialismo in un solo paese».

Questi partiti si trasformarono in apparati statali al servizio del capitalismo nazionale, esteriormente rossi ma borghesi nel cuore. Rinunciarono alla dittatura del proletariato in favore della dittatura del capitale-Stato nazionale, all'internazionalismo in favore delle alleanze diplomatiche, alla lotta di classe in favore della pace sociale. Ovunque operassero, reprimevano le azioni indipendenti dei lavoratori, spezzavano gli scioperi, imprigionavano i veri comunisti e impedivano la vera organizzazione di classe.

Dopo la sconfitta del ciclo rivoluzionario mondiale, questi partiti hanno ereditato la funzione storica della socialdemocrazia: paralizzare ideologicamente e praticamente il proletariato, incanalare il suo malcontento nel quadro dell'economia nazionale e del riformismo. E come la socialdemocrazia, hanno gettato la bandiera del marxismo nel fango della democrazia, dei fronti nazionali e del politicantismo parlamentare.

I resti odierni di questi partiti – compreso il KSČM(1) – non offrono altro che un riformismo stantio e fittizio in una veste pseudo-rossa. Le loro parole possono a volte assomigliare vagamente al marxismo e alla lotta di classe, ma la loro pratica è fedele allo Stato, collaborazionista e profondamente controrivoluzionaria. Ogni appello agli «interessi nazionali», ogni proposta di «via democratica al socialismo» è solo un altro chiodo nella bara della rivoluzione di classe.

Affermare oggi che si possa trovare un nucleo marxista vitale all'interno di organizzazioni socialdemocratiche come il SOCDEM è come aspettarsi che un cadavere si muova quando gli si parla. È un'illusione che sottrae energia al proletariato nella prospettiva della rinascita della lotta di classe e alla preparazione rivoluzionaria.

I trotskisti vogliono un'«alternativa di sinistra». Poi stanno a guardare mentre le masse deluse da questi governi si rivolgono a correnti politiche perniciose. E poi tornano ad agitarsi per un fronte di sinistra e un nuovo sostegno alla sinistra borghese. Non è un errore. È la bizzarra realtà delle loro posizioni politiche errate e dei loro punti di partenza del tutto opportunistici.

Il proletariato non deve salvare i partiti borghesi di sinistra moribondi, né rafforzare i loro nuclei “radicali”. Deve invece rompere con la fede nelle elezioni, nelle alleanze interclassiste di sinistra, nella riforma della politica borghese.

Il partito rivoluzionario non ha alcun interesse a impegnarsi in una “critica fraterna da sinistra”. Si organizza e lavora allo scopo di guidare la lotta di classe, la guerra di classe per la conquista del potere politico, per la distruzione dello Stato borghese, per la dittatura del proletariato, che è l'unica via praticabile per l'emancipazione del proletariato dalle catene del lavoro salariato, dall'oppressione, dalle crisi e dalle guerre della società capitalista. Coloro che credono e rimangono nel SOCDEM, nel KSČM e in questi gruppi trotskisti rimangono all'interno di strutture controrivoluzionarie e, che lo vogliano o no, le rafforzano. Da lì non sarà mai possibile opporsi al capitale come classe.

I giovani proletari non devono aspettate che qualcuno parli per loro al “momento giusto” (quando!?), nel “luogo giusto” (nel parlamento borghese!?). Devono usare le loro energie, il loro entusiasmo per riscoprire il terreno della lotta di classe, il terreno in cui il proletariato può manifestarsi come classe. Solo su questo terreno si può incontrare il partito di classe, il partito comunista che non dice: “Correggiamo questi difetti del capitalismo”, ma: “Distruggiamo il capitalismo attraverso la lotta di classe rivoluzionaria, attraverso la dittatura del proletariato esercitata dal partito comunista rivoluzionario!”.

 


 

(1) Nel 2021, l'Avanguardia Comunista, allora nota come Alternativa Marxista, ha pubblicato un testo intitolato «#VBojSoudruzi! Votiamo per il KSČM! Ma non fidiamoci della sua leadership...» (ancora disponibile sul loro sito web!), in cui scriveva: «Oggi, tuttavia, il Partito Comunista [cioè il KSČM] è nuovamente minacciato. (...) La reazione sta affilando i denti per poterlo mettere fuori legge in un momento di debolezza storica del Partito Comunista e limitare così, in un momento di crisi profonda del capitalismo mondiale, la possibilità della classe operaia di difendersi dal dominio dell'oligarchia. In questo momento è più che mai necessario andare alle urne, votare per il Partito Comunista e rendere così più difficile alla classe dominante attaccare esso e l'intero movimento comunista» (il neretto è nostro). Qualsiasi resistenza del proletariato è chiaramente identificata qui con le azioni del KSČM, e la sua esistenza formale sarebbe la difesa dell'intero movimento comunista! L'Avanguardia Comunista ha revisionata la dichiarazione di Trotsky del 1933 secondo cui i partiti stalinisti sono morti ai fini della rivoluzione proletaria!

 

12 luglio 2025

 

 

Partito Comunista Internazionale

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