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Vile intimidazione ai danni dell’UBS (Unione Sindacale di Base)

 

 

Il giorno 6 aprile 2022 poco prima delle 11.00 un comando di carabinieri fa irruzione nella sede nazionale  del sindacato USB di Roma intimando una perquisizione senza mandato, invocando l’articolo 4 della legge 152 del 1975. Delle  telefonate anonime avrebbero segnalato la presenza di armi nella sede capitolina.

Le immagini e il filmato dell’operazione sono state pubblicate e commentate dall’organizzazione sul proprio sito sindacale. A nulla è servita la resistenza e la rabbia dei dirigenti presenti che giudicavano insufficiente e pretestuoso dare importanza a delle semplici anche se ripetute telefonate anonime. Essi hanno dovuto dare l’autorizzazione a procedere ai carabinieri che si sono recati a colpo sicuro nel bagno maschile dove “hanno trovato” una pistola avvolta nel cellophane nello scarico di un water. All’incredulità e allo stupore dei presenti i carabinieri preannunciavano in modo accomodante che i responsabili della telefonata sarebbero  stati identificati e denunciati.

L’accaduto ha avuto subito eco nazionale con grande preoccupazione e apprensione dei movimenti del sindacalismo di base. L'Unione Sindacale di Base è nata nel 2010 dalla fusione di RDB (Rappresentanze Sindacali di Base) e SdL (Sindacato dei Lavoratori), due storiche sigle presenti da decenni in Italia. Alla Confederazione aderiscono anche Associazione Inquilini, Pensionati, disoccupati e studenti. USB aderisce alla WFTU, Federazione mondiale del lavoro, che pare conti milioni di iscritti.

L’episodio è di una gravità estrema ed avviene in un contesto in cui l’acuirsi dello scontro sociale spingerà la borghesia a metodi sempre più repressivi e preventivi per il venir meno progressivo degli ammortizzatori sociali. 

Il provvedimento colpisce oggi l’USB, un’organizzazione che negli ultimi tempi è molto cresciuta nei più diversi settori, e che negli ultimi tempi si è distinta per varie iniziative per bloccare l’invio di armi dall’aeroporto di Pisa e dal porto di Genova.

Si tratta di una chiara intimidazione, oltretutto in corrispondenza delle votazioni per le elezioni delle RSU nel Pubblico Impiego, ma rivolta a tutti i proletari che, visto il radicato collaborazionismo dei grandi sindacati tricolore, inevitabilmente saranno spinti ad organizzarsi sempre più in organismi autonomi dal sindacalismo collaborazionista. Inoltre, la possibilità che ciò possa favorire e invogliare l’intervento delle avanguardie politiche fa impensierire non poco la borghesia e i suoi servi sindacali e politici.

Il contatto tra comunisti e avanguardie proletarie sarà il prologo alla ripresa della lotta di classe. Questa è  l’unica via d’uscita per lottare contro le vessazioni e la precarietà del lavoro e l’insicurezza della vita, strada che porterà il proletariato inesorabilmente verso il decisivo scontro politico.

 

Contro la repressione, solidarieta’ alla USB!

Per la ripresa della lotta indipendente di classe, per l’unita’ nella lotta, contro ogni iniziativa a favore dell’«unita’ nazionale» interclassista!   

 

 

Partito comunista internazionale (il comunista)

7 aprile 2022

www.pcint.org

 

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